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TikTok introduce dal 19 settembre le etichette per i contenuti generati dall’intelligenza artificiale

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Che cosa sta succedendo a TikTok

Nel mondo dei media digitali, la diffusione di contenuti generati da intelligenza artificiale (IA) ha sollevato numerose preoccupazioni riguardo alla possibilità di ingannare il pubblico. Sono molteplici gli artisti che stanno abbracciando questa tecnologia per creare nuovi contenuti, ma alcune persone decidono di spingersi oltre.

La creazione di “deepfake,” ovvero contenuti che possono far sembrare che una persona abbia detto o fatto qualcosa che non ha mai detto o fatto, ha portato molti a chiedere una maggiore trasparenza nella produzione e condivisione di contenuti generati da IA. TikTok, una delle piattaforme di social media più popolari al mondo, ha recentemente annunciato la sua soluzione per affrontare questa problematica.

Etichette per i contenuti generati da IA

TikTok ha rivelato l’introduzione di un nuovo strumento che consentirà ai creatori di etichettare i contenuti generati da IA che caricano sulla piattaforma. Questa mossa è stata accolta con entusiasmo da parte di politici e gruppi della società civile che cercano di prevenire l’inganno del pubblico tramite deepfake e altri contenuti manipolati dall’IA.

TikTok sta anche testando strumenti automatizzati per etichettare i contenuti che rileva come modificati o creati con l’uso dell’IA. Questo passo verso la trasparenza è stato sviluppato in collaborazione con i Consigli consultivi per la sicurezza di TikTok in tutto il mondo.

Trasparenza anche nei filtri per foto o video

In aggiunta all’etichettatura dei contenuti generati da IA, TikTok ha annunciato un cambiamento nella nomenclatura dei filtri offerti agli utenti per i loro video. Ora, i filtri che utilizzano la tecnologia IA avranno la dicitura “IA” nel loro nome. Questo passaggio è stato introdotto per evitare ambiguità e garantire che gli utenti siano pienamente consapevoli dell’uso dell’IA nei loro contenuti. 

Questa decisione è stata presa in seguito a una controversia legata a un filtro chiamato “Bold Glamor,” che faceva sembrare i soggetti dei video più giovani e “attraenti” senza che fosse inizialmente dichiarato l’uso dell’IA.

La politica della piattaforma

Le nuove regole e linee guida di TikTok in merito al contenuto generato da IA non sono state introdotte a caso. La piattaforma ha chiarito i confini tra l’uso accettabile e inaccettabile dell’IA nei contenuti caricati. Secondo queste norme, gli utenti sono obbligati a etichettare qualsiasi contenuto creato o significativamente modificato dall’IA. Inoltre, sono vietati alcuni tipi di contenuti generati dall’IA, come quelli che utilizzano la somiglianza di figure private reali o contenuti manipolati in modo tale da fuorviare gli spettatori riguardo agli eventi del mondo reale.

Tuttavia, è permesso l’uso di contenuti generati dall’IA che presentano figure pubbliche, purché non vengano utilizzati per scopi politici o commerciali, né violino altre politiche sui contenuti di TikTok. Questo approccio mira a bilanciare l’innovazione e la creatività dell’IA con la responsabilità e la trasparenza nella produzione di contenuti.

Perché è importante l'etichetta "IA"

L’etichettatura dei contenuti generati da intelligenza artificiale rappresenta un passo fondamentale nella lotta contro la disinformazione e la manipolazione mediatica. Con l’IA che offre la possibilità di creare video, audio e testi quasi indistinguibili dalla realtà, è essenziale che il pubblico sia informato quando sta consumando contenuti generati da IA. Questa trasparenza permette agli spettatori di fare scelte consapevoli riguardo ai contenuti che guardano e ascoltano.

La questione dell’etichettatura dei contenuti generati da IA non è limitata a TikTok. Si tratta di una preoccupazione globale che coinvolge anche governi e organizzazioni internazionali. Ad esempio, nell’Unione europea è in corso un processo legislativo per rendere obbligatoria l’etichettatura di qualsiasi contenuto generato da IA. Anche Google ha introdotto regole per gli inserzionisti politici che utilizzano contenuti generati da IA nelle loro pubblicità.

La controversia dei deepfake nella politica

La politica è uno dei settori in cui la questione dei contenuti generati da IA è diventata particolarmente rilevante. Le deepfake, ovvero video e audio manipolati per fare sembrare che personaggi politici dicano o facciano cose che non hanno mai detto o fatto, sono diventate una preoccupazione significativa. Ad esempio, la campagna presidenziale del candidato repubblicano Ron DeSantis è stata coinvolta in una controversia quando ha utilizzato immagini deepfake del candidato avversario Donald Trump in annunci pubblicati su Twitter.

Questi casi sollevano domande sulla manipolazione dell’opinione pubblica attraverso l’uso di deepfake in ambito politico. L’etichettatura dei contenuti generati da IA potrebbe rappresentare un passo importante per prevenire la diffusione di informazioni false e manipolate in questo contesto.

E l'industria musicale?

Non è solo il mondo della politica a essere preoccupato per i contenuti generati da IA. Anche l’industria musicale ha sollevato preoccupazioni riguardo alla possibile creazione di brani musicali falsi generati da IA. Questi brani potrebbero danneggiare gli artisti legittimi sottraendo loro royalty di streaming. Inoltre, l’industria musicale è preoccupata per la possibilità di deepfake musicali, in cui sembra che artisti reali stiano eseguendo canzoni che in realtà non hanno mai registrato.

Piattaforme di streaming come Deezer stanno sviluppando strumenti per rilevare contenuti generati da IA sulle loro piattaforme e stanno cercando modi per etichettare la musica creata da IA generativa. Questo è un passo importante per garantire che gli artisti ricevano il credito che meritano e che il pubblico sia consapevole della provenienza dei brani musicali che ascolta.

La tecnologia per il rilevamento di contenuti generati da IA

Un punto chiave nella lotta contro i contenuti generati da IA è l’uso di tecnologie di rilevamento avanzate. 

Esistono tencologie sul mercato che possono rilevare una traccia generata da intelligenza artificiale con un'accuratezza del 99,9% rispetto ad una traccia creata dall'essere umano

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