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Pershing Square rimane positiva riguardo a Universal Music Group, nonostante le minacce dell’IA nell’industria musicale​

Bill Ackman | pershing square

Cosa sta accadendo

L’integrazione dell’intelligenza artificiale nell’industria musicale è diventata uno dei dibattiti più vivaci degli ultimi tempi, alimentato dalla percezione che possa rappresentare una doppia faccia della medaglia: una minaccia e un’opportunità allo stesso tempo. L’effervescenza suscitata dall’IA nell’ultimo anno ha portato alcuni analisti dell’industria a pesare maggiormente sul lato “minaccia” di questa equazione, mentre altri vedono nell’IA una chance da sfruttare. Uno dei punti cruciali di questa discussione riguarda il suo impatto nei diritti musicali, e su questo tema due giganti finanziari, BNP Paribas Exane e Pershing Square, espongono punti di vista nettamente divergenti.

BPN Paribas Exane rimane negativa sul futuro di UMG

L’analista di BNP Paribas Exane, William Packer, ha recentemente ribadito la sua visione negativa sulle prospettive di Universal Music Group (UMG), abbassando notevolmente la valutazione delle azioni dell’azienda. Una delle ragioni chiave di questa decisione è stata identificata nell’IA. Secondo Packer, “l’IA rappresenta una nuova minaccia disruptiva” per le grandi case discografiche. Pur riconoscendo che UMG potrebbe beneficiare a lungo termine dalla digitalizzazione, Packer sostiene che la musica generata dall’IA possa emergere come un tema di sfida, mettendo a rischio le valutazioni elevate.

Pershing Square vede nell'IA un'opportunità per UMG

D’altra parte, Pershing Square, una società di gestione di fondi di copertura con sede a New York e proprietaria di circa il 10% di UMG, vede nell’IA un’opportunità per Universal Music Group. Nella sua lettera semestrale agli azionisti, la società sostiene che i progressi aziendali di UMG e la strategia legata all’IA hanno dissipato le preoccupazioni in merito. Secondo Pershing Square, “l’IA rappresenta una significativa opportunità per l’azienda”. La società ritiene che le preoccupazioni riguardanti l’IA che sostituisce artisti e case discografiche siano infondate e che l’IA possa invece rappresentare un vantaggio per l’azienda.

L'IA e la proliferazione di contenuti musicali

Un punto chiave nell’analisi di Pershing Square riguarda la crescente proliferazione di contenuti musicali generati dall’IA. Si stima che circa 120.000 nuove tracce audio vengano caricate quotidianamente su piattaforme di streaming grazie all’IA. Tuttavia, nonostante questa crescita esponenziale, la quota di mercato di UMG è rimasta costante intorno al 30%. Pershing Square suggerisce che gran parte di questi contenuti generati dall’IA potrebbe non essere mai ascoltata e non costituirebbe una reale minaccia per la musica degli artisti legittimi.
Probabilmente questo è dovuto anche agli algoritmi di Spotify e alle altre piattaforme di streaming che riescono ad escludere dalle loro playlist editoriali contenuti creati ad hoc dalle intelligenze artificiali.

La difesa degli artisti da un utilizzo non autorizzato

L’adozione dell’IA nell’industria musicale solleva anche questioni legate alla protezione degli artisti da utilizzi non autorizzati dell’IA. Ad esempio, durante la scorsa primavera, una traccia virale che utilizzava voci generate dall’IA per imitare artisti firmati da UMG è stata prontamente rimossa da Spotify, YouTube e altre piattaforme. Questo dimostra l’importanza di implementare misure di difesa per proteggere i diritti degli artisti e la loro immagine pubblica. Pershing Square ritiene che le leggi sul copyright e le protezioni per il nome e l’immagine degli artisti possano mitigare questi rischi e creare opportunità di compensazione.

L'IA come opportunità di monetizzazione

Nonostante le controversie legate all’IA, l’azienda UMG sta già capitalizzando sulle opportunità generate da questa tecnologia, basti pensare all’ultima collaborazione intrapresa con Youtube.
UMG ha stretto partnership con sviluppatori di IA e ha annunciato alleanze strategiche che prevedono la creazione di strumenti musicali basati sull’IA. Ad esempio, l’accordo con la startup di musica IA Endel consente agli artisti di UMG di creare nuove versioni delle loro opere utilizzando tecnologie di IA e di generare nuovi contenuti musicali che possano migliorare il benessere degli ascoltatori. Queste iniziative dimostrano come l’IA possa aumentare il valore del catalogo di UMG e coinvolgere i fan in modi innovativi.

La rivoluzione dell'industria dello streaming e il modello di pagamento centrato sull'artista

L’industria dello streaming musicale sta vivendo una trasformazione, con le piattaforme che stanno adottando un modello di pagamento “centrato sull’artista”. Questo nuovo approccio mira a generare maggiore valore per gli artisti che contribuiscono alla crescita degli abbonati e all’interazione. Pershing Square prevede che UMG trarrà vantaggio da questo cambiamento grazie al suo vasto elenco di artisti di alta qualità, ottenendo una quota maggiore dei diritti di streaming.

Le prospettive per il futuro

Nonostante i diversi punti di vista sull’IA nell’industria musicale, una cosa è chiara: l’IA sta aprendo nuove possibilità e sfide. L’analisi di BNP Paribas Exane mette in luce le potenziali minacce e incertezze associate all’adozione dell’IA, mentre il punto di vista di Pershing Square sottolinea le opportunità di monetizzazione, coinvolgimento dei fan e protezione degli artisti. Con il continuo sviluppo dell’IA e il suo impatto nell’industria musicale, sarà interessante osservare come queste prospettive si evolveranno nel tempo.

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