Goldman Sachs pubblica il rapporto annuale "Music In The Air"
Goldman Sachs è tornata con il suo influente rapporto annuale “Music In The Air”, che offre una prospettiva finanziaria sull’industria musicale. Pubblicato alla fine del mese scorso, il rapporto di giugno 2023 si concentra sul futuro dell’industria dei diritti musicali e delle previsioni di crescita. Nonostante alcune riduzioni rispetto alle previsioni dell’anno scorso, Goldman Sachs rimane ottimista sul settore musicale.
Le previsioni finanziarie dell'industria musicale riviste dalla grande banca
Il rapporto di Goldman Sachs utilizza i dati annuali della IFPI come base per le sue previsioni sul settore musicale. Tuttavia, le modifiche valutarie apportate dalla IFPI nel suo Global Music Report hanno influenzato le previsioni di Goldman Sachs per l’industria musicale registrata. Ciò ha portato a una revisione al ribasso delle previsioni di fatturato per il 2030, che è ora di 50,1 miliardi di dollari, in calo del 5,8% rispetto alle previsioni dell’anno scorso.
Il tasso di crescita annuale composto (CAGR) rimane stabile
Nonostante la revisione al ribasso delle previsioni, Goldman Sachs sottolinea che il tasso di crescita annuale composto (CAGR) rimane “sostanzialmente invariato” rispetto alle previsioni precedenti. Prevede un CAGR del +8,6% per l’industria musicale registrata e un CAGR del +11% per la crescita dello streaming musicale registrato tra il 2023 e il 2030.
Le ragioni dietro la revisione al ribasso delle previsioni
Il rapporto di Goldman Sachs prevede che i ricavi dell’editoria musicale cresceranno con un CAGR del 7,6% tra il 2023 e il 2030, mentre i ricavi della musica dal vivo cresceranno con un CAGR del 5% nello stesso periodo. Tuttavia, la crescita dei ricavi dello streaming musicale registrato nell’anno scorso è stata inferiore alle previsioni di Goldman Sachs, principalmente a causa di ARPU più bassi e di fattori come la diluizione dai piani famiglia e dai bundle.
In che percentuale le piattaforme sostengono l'industria musicale
Il rapporto di Goldman Sachs contiene anche alcune interessanti informazioni sulle piattaforme emergenti nel settore musicale. Secondo il rapporto, TikTok (leggi l’ultimo articolo su TikTok Music) ha contribuito meno all’industria musicale registrata rispetto a Peloton, con un’entità stimata di circa 220 milioni di dollari. Tuttavia, Goldman Sachs prevede che le piattaforme emergenti rappresenteranno una quota significativa dei ricavi dell’industria musicale registrata entro il 2030.
Le valutazioni di Goldman Sachs sulle aziende del settore musicale
Nel rapporto, Goldman Sachs rivela anche le sue valutazioni sulle aziende del settore musicale. Universal Music Group (leggi l’approfondimento sul bond da 750 milioni), Live Nation, Warner Music Group e Believe ottengono valutazioni positive da parte di Goldman Sachs. In particolare, Believe è stato promosso a “Buy” nel rapporto di quest’anno a causa delle sue prospettive di crescita nel settore musicale indipendente.
Le previsioni sui prezzi degli abbonamenti alle piattaforme streaming
Goldman Sachs prevede che i prezzi degli abbonamenti ai servizi di streaming musicale cresceranno in media del 3% all’anno nei mercati consolidati. Nel rapporto, Goldman Sachs discute anche di modelli di pagamento alternativi nel settore dello streaming musicale, come i pagamenti basati sull’utente o sulla remunerazione degli artisti.
Il report esplora anche il concetto di “superfan” e la possibilità di monetizzare meglio questo gruppo di appassionati di musica.
La possibilità di monetizzare i "superfan" nel settore
Goldman Sachs prevede che la creazione di un prodotto specifico per i “superfan” potrebbe portare a un’opportunità di ricavi aggiuntivi per l’industria musicale registrata. Se il 20% degli abbonati ai servizi di streaming fosse considerato “superfan” e fosse disposto a pagare di più per l’accesso alla musica, potrebbe rappresentare un’opportunità di oltre 4 miliardi di dollari all’anno per l’industria musicale.