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Meta lancia MusicGen:

L'IA che genera musica in base al testo

MusicGen e la sua controparte MusicLM

Meta lancia MusicGen, un generatore di testo-musica basato sull’intelligenza artificiale. Questo modello semplice e controllabile è in grado di trasformare richieste di testo in musica di massimo 12 secondi. Per allenare MusicGen, Meta ha utilizzato 20.000 ore di musica con licenza, includendo brani di alta qualità e tracce strumentali provenienti da ShutterStock e Pond5. Allo stesso modo, Google ha presentato MusicLM, addestrato su cinque milioni di clip audio, pari a 280.000 ore di musica. Secondo i ricercatori di Meta, MusicGen supera altri modelli musicali come Riffusion, Mousai, MusicLM e Noise2Music sia in termini di metriche oggettive che soggettive.

Sfide etiche e concorrenza sleale

Nel documento pubblicato da Meta, vengono affrontate le sfide etiche legate allo sviluppo di modelli di intelligenza artificiale generativa nel campo della musica. Una di queste è la potenziale concorrenza sleale per gli artisti, derivante dai modelli generati. Tuttavia, Meta sostiene che la ricerca aperta e l’accesso equo a questi modelli possono garantire pari opportunità per tutti gli artisti nel loro utilizzo. Lo sviluppo di controlli avanzati, come il condizionamento melodico, può rendere tali modelli utili sia per gli appassionati di musica che per i professionisti.

Implicazioni per l'industria musicale

L’uso dell’IA generativa nel campo della musica ha sollevato preoccupazioni legate alla violazione del copyright e alla manipolazione dei numeri dello streaming. La generazione automatizzata di brani che imitano le voci di artisti famosi ha portato a problemi di copyright e a una sovraofferta di contenuti musicali sui servizi di streaming. Tuttavia, alcuni artisti stanno sfruttando la tecnologia musicale basata sull’IA per scopi differenti, come la possibilità di creare canzoni utilizzando le voci degli artisti in cambio di royalties sul master. Inoltre, la tecnologia basata sull’IA viene utilizzata per la creazione di strumentali che possono essere utilizzate da cantanti o musicisti per eseguire le loro performance.

Bilanciare l'IA come strumento creativo e il sostegno agli artisti

L’IA è stata anche utilizzata dalle piattaforme di streaming musicale, come Spotify, per migliorare la scoperta musicale e creare playlist personalizzate per gli utenti. Tuttavia, l’uso dell’IA nella musica solleva questioni importanti, come la violazione del diritto d’autore e la sostituzione degli artisti umani. È fondamentale trovare un equilibrio tra l’utilizzo dell’IA come strumento creativo e il sostegno agli artisti umani. Questo implica affrontare questioni di originalità, diritti di proprietà intellettuale e attribuzione delle opere generate dall’IA.

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